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giovedì 20 gennaio 2011

Natalità in calo e crescita dell'abbigliamento Kids....

da fashionmagazine:

I nostri sondaggi: le vendite di childrenswear in Italia

Situazione ancora incerta per le vendite di childrenswear in Italia: come nelle due stagioni precedenti, la maggioranza dei negozianti italiani interpellati da Fashion (più di 70 titolari di multimarca specializzati, distribuiti su tutta la Penisola) ha accusato un segno meno. Fa ben sperare il fatto che si tratti del 56% del totale, visto che nell'autunno-inverno 2009/2010 la quota dei delusi era pari al 66%.
Tuttavia, nella stagione calda a lamentarsi era stato il 52% degli intervistati. A distanza di 12 mesi, inoltre, si è dimezzata dall'8% al 4% la percentuale di chi ha riscontrato un trend in aumento, dopo il lusinghiero 10% dell'estate. Per contro, si è infoltita la schiera di chi ha mantenuto gli incassi stabili.
Dunque un sondaggio di difficile lettura, in cui però si riaffermano alcuni capisaldi come la continua attenzione, da parte dei clienti, al made in Italy o il fatto che il rapporto qualità/prezzo resti decisivo, al momento dell'acquisto. Volendo distinguere, a soffrire di più sono state le proposte “teen maschio”, mentre le omologhe al femminile e quelle per il neonato hanno registrato gli incrementi maggiori. Piumini e polo sono stati i best seller per lui, invece la spesa per lei si è concentrata su abitini e legging.
In questa fase interlocutoria, le aziende produttrici sono andate incontro ai dettaglianti? Per avere un'idea, bastino queste percentuali: il 60% del panel ha risposto che i prezzi sell in sono aumentati, il 38% ha affermato che sono rimasti invariati e solo il 2% ha detto che sono calati.
Quanto alla primavera-estate che verrà, per la maggioranza (52% del totale) è impossibile formulare qualunque scenario. Stando così le cose, risulta praticamente scontata la reazione dei dettaglianti in termini di ordini per l'autunno-inverno 2011/2012: i più hanno affermato di voler diminuire le quantità sia nell'abbigliamento, sia negli accessori. Un'analisi più dettagliata si trova nel numero 1774 di Fashion in uscita il 21 gennaio.
e.f.

1 commento:

  1. sempre da Fashionmagazine:

    I nostri referendum: i dettaglianti votano la moda bimbo

    Nella stagione autunno-inverno 2010/2011, Il Gufo è il marchio di abbigliamento infantile che, secondo una campione di oltre 70 dettaglianti del settore sentiti da Fashion, si aggiudica il primo posto per la collezione più apprezzata a livello di creatività.
    Seguono a ruota i brand Pinko Up e Monnalisa. Quella per il design non è l’unica medaglia d’oro che l’azienda di Asolo (Tv) conquista nella stagione: infatti, capeggia le classifiche anche per il buon rapporto qualità/prezzo (leadership condivisa con le linee bimbo di Ralph Lauren Childrenswear), il sell out (a pari merito con Moncler), la disponibilità ai riassortimenti in corso di stagione e l’advertising più efficace.
    L’aretina Monnalisa sale sul podio per ben sette volte e in tre occasioni raggiunge la vetta: quando si parla di allestimenti in negozio e visual merchandising, nella categoria “cataloghi” e alla voce “siti Internet innovativi”.
    Altana primeggia a sua volta per la puntualità nelle consegne. Tra le linee che si sono distinte in vari ambiti, i retailer hanno indicato anche Armani Junior, Liu Jo Junior, Diesel Kid, D&G Junior e Simonetta.
    Il referendum è pubblicato integralmente sul numero 1774 di Fashion con data di copertina 21 gennaio.
    e.f.

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